I percorsi hanno una forte valenza pratica (compiti di realtà) per consentire agli studenti un’esperienza concreta di cittadinanza attiva con cui lasciare un’ impronta sul proprio territorio. Si tratta di veri e propri format, capaci di adattarsi ai programmi curricolari e all’età degli studenti, il cui argomento viene definito e sviluppato con le insegnanti referenti della classe, con linguaggio e modalità adeguati all’età degli studenti.
Ogni percorso prevede la realizzazione di elementi (come interviste, schedari, libri, bacheche, plastici) o la valorizzazione di un luogo o di uno spazio poco conosciuti o sfruttati.
In stretta collaborazione con i docenti, ideiamo specifici Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (ex Alternanza Scuola Lavoro), in grado di sviluppare le competenze trasversali degli studenti richieste anche nel mondo del lavoro, pensati come format di valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale e naturale locale.
I progetti avviati finora hanno dato nuova forma o valore a spazi, strutture o idee prima abbandonate o poco sfruttate, come servizio al territorio grazie alla progettazione partecipata con diversi portatori d’interesse: istituzioni, associazioni, cittadinanza e studenti stessi con la facilitazione e mediazione della nostra associazione.
La formazione permanente e continua è una delle principali leve da cui siamo partiti, quando abbiamo intrapreso il percorso associativo. Per gli adulti o per i docenti dei diversi gradi di scuola, proponiamo percorsi formativi trasversali dal forte taglio esperienziale, condotti da alcuni dei nostri associati o avvalendoci del contributo di esperti esterni ispirati sulla Convenzione Europea del Paesaggio, l’Agenda 2030 e la Dichiarazione Universale dei diritti umani. In particolare, per i docenti, le attività rappresentano una facilitazione nella creazione autonoma di percorsi didattici di educazione civica, tornata curricolare.
Da gennaio 2019 gestiamo gli spazi dell’antico Manufatto idraulico del Gangaion, di proprietà del Consorzio di Bonifica veronese, nel Comune di Ronco all’Adige.
Esso rappresenta un punto di stazione da cui osservare le trasformazioni del paesaggio e far conoscere l’epopea della bonifica che ha caratterizzato il territorio compreso tra i fiumi Adige e Bussè e la Pianura Veronese in generale.
Sapientemente recuperato su iniziativa del Consorzio di Bonifica veronese con un finanziamento del GAL veronese, è stato pensato come sede di un Ecomuseo, in cui “rappresentare ciò che un territorio è e ciò che sono i suoi abitanti, a partire dalla cultura viva delle persone, dal loro ambiente, da ciò che hanno ereditato dal passato, da quello che amano e che desiderano mostrare”. (Hugues De Varine)
PATRINET.BAS è la “sezione culturale e di valorizzazione ” di un più ampio progetto finanziato alla Regione Basilicata dalla legge 194 del 2015 sulla biodiversità di interesse agricolo, per il tramite del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e delegato all’ALSIA per la sua realizzazione.
Intende aprire la strada al recupero della memoria dei Patriarchi da frutto, “grandi vecchi” che rappresentano un trait d’union per la valorizzazione del territorio in cui si trovano. Essi sono contenitori ricchissimi di memoria, storia, tradizioni e culture popolari, oltre che protagonisti di fiabe, miti e leggende e sono quindi un patrimonio troppo prezioso per essere abbandonato. Il progetto si prefigge, quindi, di generare un circolo virtuoso che consenta al patrimonio dei Patriarchi da frutto di essere identificato, archiviato e trasmesso di generazione in generazione, trasformando queste ultime in testimoni attivi e vivaci, investiti della responsabilità del ruolo di custodi in grado di attivarsi per il mantenimento nel tempo di questo ruolo per garantire la cura e il mantenimento dei Patriarchi stessi: dall’Agricoltore custode alla Comunità custode. Verrà creata una mappa di comunità partendo da 12 patriarchi cui sono state abbinate 12 classi lucane e altrettante venete in un gemellaggio culturale.
Humanitas Act e il Centro Studi Dino Coltro hanno unito le forze scrivendo il progetto “Sulle tracce di Dino Coltro”, presentato e finanziato da Fondazione Cariverona, per creare un circuito turistico che, attraverso la storia e l’immenso lavoro del maestro, possa contribuire a promuovere la sua amata Pianura Veronese valorizzandone le bellezze paesaggistiche e le tradizioni storico-culturali. Lungo il percorso verranno create tappe tematiche e pannelli informativi per far conoscere luoghi finora poco valorizzati.
Grazie al partner di progetto Salmon Magazine verrà realizzata una preziosa mappatura sociale del territorio partendo dai Comuni di Ronco all’Adige, Isola Rizza, Roverchiara, Zevio, Palù e San Giovanni Lupatoto, a ridosso dei fiumi Adige e Bussè, per promuoverne le specificità culturali ed economiche, a favore degli abitanti e dei turisti in cerca del “genius loci” della Pianura Veronese.
A supporto del circuito e della mappatura, per far vivere a pieno lo spirito del progetto, verranno creati momenti di condivisione e promozione del territorio attraverso un evento diffuso, in programma nell’autunno 2023, chiamato PIASE festival. Si tratta di un “evento zero” da replicare poi annualmente. Per animarlo e renderlo attrattivo, verrà lanciato anche un contest (concorso di idee) per stimolare giovani artisti (singoli o in gruppo) a rileggere e rivivere in chiave contemporanea gli insegnamenti di Dino Coltro attraverso la creazione di una propria opera inedita. Quelle selezionate (max 4) faranno parte del programma di eventi autunnale.
L’Amministrazione comunale di Pressana (Vr) dopo aver acquisito un’area verde di 9.000 mq., ha deciso di adibirla a spazio pubblico. Per progettarla e realizzarla ha attivato un percorso di progettazione partecipata con tutti i portatori d’interesse: cittadinanza, associazioni, scuole, amministratori e tecnici, assegnando a Humanitas ACT il ruolo di facilitatore .
La progettazione partecipata prevede la collaborazione dei vari attori di una comunità (cittadini o gruppi sociali destinatari di un’iniziativa, amministratori e tecnici) che, attraverso spazi e momenti di elaborazione, sono coinvolti nell’ideazione o nella realizzazione comune di un progetto per favorire le ricadute positive sui partecipanti e sul loro gruppo di appartenenza.
Nel 2018 e 2019 in occasione di una pedalata lungo il fiume Adige denominata “Dall’Arena all’Adriatico”, avviata dall’Associazione Radici in Movimento, abbiamo organizzato una staffetta simbolica con tutte le Amministrazioni toccate dal percorso e alcune serate per sensibilizzare i partecipanti, ma anche la cittadinanza e le istituzioni, sulle potenzialità della Ciclovia Adige Sud, che da Verona ti porta al mare in bici, a piedi e a cavallo, affiancando il fiume Adige, una lunga via d’acqua che consente lo stesso percorso, da percorrere in canoa e kayak.
Una serie di opportunità e potenzialità per il nostro territorio che meritano di essere sviluppate insieme ad associazioni ed enti locali.
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